lunedì 16 luglio 2012

Peter Bofinger : Scusateci...

Scusateci se l'Europa vi ha imposto la destrutturazione del mercato del lavoro, lo smantellamento dello stato sociale, il pareggio di bilancio, i decennali al 6%, etc etc. ma a volte ci possiamo sbagliare. Contrordine: il rigorismo è un'illusione e aggrava solo i problemi. Peter Bofinger, consigliere del governo di Berlino, intervistato da Der Spiegel.

Peter Bofinger
Peter Bofinger

Nonostante le riforme, in Italia la crisi economica è sempre piu' profonda. L'economista Bofinger ritiene che il paese sia vittima di un errore sistemico. La tesi del governo Merkel, secondo cui un forte risparmio avrebbe risolto i problemi, è un illusione, ci dice Bofinger in un'intervista.

L'Italia è da anni in un circolo vizioso fatto di alto indebitamento e di una economia che cresce molto lentamente. La crisi negli altri paesi Euro ha solo peggiorato i problemi italiani, e il debito è cresciuto piu' velocemente di quanto atteso. Il recente downgrade di Moody's ha fatto salire ulteriormente il nervosismo. Peter Bofinger, economista e consigliere del governo, pensa che il paese sia vittima del panico degli investitori.


Spiegel: Herr Bofinger: Moody's ha appena ridotto il rating italiano. Hanno ragione?

Bofinger: Dipende dalla prospettiva. Secondo Moody's l'Italia soffre sempre di piu' dell'effetto contagio da Grecia e Spagna. L'Italia è finita in un circolo vizioso: il governo sta risparmiando e il paese è scivolato in una recessione. Questo rende sempre piu' difficile il raggiungimento degli obiettivi di bilancio. Gli investitori sono nervosi e gli interessi sul debito salgono. Ma così gli investitori diventano ancora piu' nervosi, a un certo punto le agenzie di rating devono reagire al trend negativo.

Spiegel: Significa che gli alti tassi sul debito pubblico non sono giustificati?

Bofinger: Rispetto ad altri paesi sono troppo alti. Il deficit di bilancio è il secondo piu' basso dopo quello della Germania. Il deficit britannico è 4 volte quello italiano, tuttavia gli interessi sul debito pubblico sono solo al 2%, mentre l'Italia deve pagare il 6%.

Spiegel: A cosa è dovuto?

Bofinger: E' abbastanza facile da spiegare: la Gran Bretagna è indebitata in Sterline e ha una banca centrale che è disposta ad acquistare titoli di stato in maniera illimitata. L'Italia a causa della sua appartenenza all'unione monetaria non lo puo fare. E' in una situazione fondamentalmente diversa, che anche con le drastiche misure di risparmio e con le riforme strutturali del governo Monti non potrà essere cambiata. Il problema è sintomatico della crisi Euro. Il governo tedesco fino ad ora ha sostenuto che i governi dei paesi in crisi devono risparmiare in maniera ferrea: i mercati avrebbero riconosciuto lo sforzo e fatto scendere il tasso di interesse. E' una illusione. Anche se gli stati della zona Euro risparmiano, avviano le riforme strutturali e fanno quanto viene loro richiesto, restano a rischio fallimento.


Spiegel: Questo significa che l'Italia pur combattendo contro la crisi - dovrà inevitabilmente richiedere gli aiuti finanziari europei?

Bofinger: Io spero che questo sia evitato. Il fatto è: per gli stati è sempre piu' difficile, con il potere di cui dispongono, far scendere i tassi attraverso misure di risparmio e tenere sotto controllo l'indebitamento. La Crisi Euro è un problema sistemico, che può essere affrontato solo con un'azione congiunta di tutti gli stati membri. Il Sachverständigenrat (consiglieri governativi in materia economica) propone il modello del patto per il rimborso del debito (Schuldentilgungspakts), che combina una responsabilità condivisa solo su una parte del debito, con condizioni molto rigide e un calendario di rimborso obbligatorio.  

Spiegel: Il governo Monti tiene aperta l'opzione degli aiuti europei. Che cosa succederebbe, se l'Italia dovesse andare sotto la copertura del fondo salva stati?

Bofinger: Sarebbe l'ora della verità per l'unione monetaria. Fino al 2014 il paese deve chiedere in prestito ai mercati 750 miliardi di Euro - molto di piu' di quanto sia ancora disponibile nel fondo EFSF e ESM. Ci sono solo due possibilità: i fondi per il salvataggio non vengono ulteriormente estesi, e questo corrisponde alla fine dell'Euro. Oppure l'Europa si mette d'accordo su nuovi meccanismi per la condivisione delle garanzie sul debito, come ad esempio il fondo per il rimborso del debito (Schuldentilgungspakt).


Spiegel: Il governo tedesco si oppone agli Euro-bond. Teme che i paesi europei piu' deboli utilizzino le garanzie comuni per fare debito facile a basso costo.

Bofinger: Questo rischio è evitabile se la garanzia condivisa sul debito potrà coesistere con i controlli europei sulla politica di bilancio dei paesi indebitati. Se noi vogliamo stabilizzare l'Euro, non potremo evitare una piu' forte integrazione della politica fiscale in Europa. Se per fare questo si aumentassero i poteri del Parlamento europeo, sarebbe un contributo importante per una maggiore democrazia in Europa. 

Spiegel: Sarà sufficiente il tempo per attuare decisioni politiche cosi' importanti?

Bofinger: La crisi ci offre un'opportunità per realizzare riforme ambiziose in tempi brevi. Questa possibilità l'Europa la deve utilizzare, ora.

Spiegel: Con queste decisioni lampo la democrazia viene calpestata.

Bofinger: Non potrà accadere. Certe decisioni politiche così importanti non potranno essere introdotte senza il sostegno della popolazione. Avremo bisogno di un referendum popolare.

Spiegel: Sarebbe estremamente difficile. Se i cittadini della zona Euro dovessero votare contro le obbligazioni comuni, sarebbe la fine dell'unione monetaria.

Bofinger: Si tratta di una scelta fra una unione monetaria 2.0 e il ritorno al D-Mark. L'unione monetaria 2.0 assicura che i paesi si possano difendere dagli attacchi speculativi, e richiede piu' disciplina nei bilanci dei paesi in crisi attraverso maggiori poteri di intervento. Non offre naturalmente nessuna sicurezza assoluta. Chi voterà per il ritorno al D-Mark, deve essere consapevole, che il destino della nostra economia sarebbe nella mani dei nevrotici mercati valutari.

19 commenti:

  1. Ma la pensano così anche gli altri 4 saggi? E se si la Merkel che li ha a fare questi 5 saggi se poi in realtà ascolta solo Weidmann?


    MArioC

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  2. Ottimo!
    E' un vero peccato che in un momento cosi' cruciale al governo del paese che puo' fare la differenza ci sia "la ragazzina".
    Stiamo a vedere cosa fa il Bundesverfassungsgericht e nel caso cosa fara' il presidente Gauck. Spero che i suoi nervi siano piu' saldi di quelli della maggior parte della popolazione.

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  3. L’Italia è come una famiglia nobile decaduta, non ha un cent ma possiede molte proprietà immobiliari, per abbattere il debito dello stato non è sufficiente un basso deficit di bilancio, che è calcolato sull’avanzo primario e non tiene conto della gigantesca montagna d’interessi passivi che gravano sul debito pubblico; proprio oggi la banca d’Italia ha comunicato l’ammontare: 1.966 miliardi di euro, il 23% del PIL.

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    1. L'Italia sara' anche una famiglia nobile caduta in miseria, sarebbe meglio dire che di Italie ce ne sono due, il nord con il PIL come la Germania, il sud con il PIL come la Grecia e Portogallo.

      Credo sia giunto il momento di mettere da parte i falsi buonismi e dire pane al pane e vino al vino.
      LItalia dei privilegi e parassitaria si deve rendere conto che la situazione che dura dal dopoguerra si sta avvicinado all'ultima stazione, quello che viene dopo e' tutto da vedere.

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    2. lungi da me entrare nelle questioni italiane che ormai trovo difficili da seguire, pero' sarei curioso di sapere come e' stato percepito e quali conseguenze potrebbe avere il blocco di 600 milioni di fondi UE destinati alla regione sicilia.

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    3. Non se ne parla per niente.Semplice no?
      Comunque la Sicilia è tecnicamente fallita.
      Nel sottobosco si parla di indipendenza e moneta locale,con banca sovrana.Credo che anche lo statuto Siciliano lo prevede.
      Tutto da vedere,ma le voci ci sono e sempre più insistenti.

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    4. in che senso non se ne parla? sui media (e la cosa non mi stupisce) o fra la gente?
      non viene vista come una grave ingerenza dell'europa verso uno stato sovrano?

      davvero lo statuto prevede l'indipendenza?!

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    5. Non se ne parla perché i media non ne hanno dato rilevanza.
      E purtroppo sono loro ancora che dettano legge in italia.
      un esempio:
      nonostante l'italia oggi e messa molto peggio rispetto al momento delle dimissioni di Berlusconi (novembre 2011),non si avverte il pericolo imminente,perché i toni usati sono diversi rispetto all'apocalisse rappresentata allora.
      Eppure oggi siamo messi di gran lunga peggio.
      Poi è una questione siciliana,non interessa a nessuno.Quello che pensano i Tedeschi degli Italiani lo pensano i norditaliani nei confronti dei siciliani.E così che funziona purtroppo.La famosa guerra tra poveri.
      Per lo statuto e la sovranità monetaria siciliana se ti va qui c'è un link con una sintesi
      http://sovranidade.org/?p=2757

      e qui uno più completo

      http://archivio.siciliainformazioni.com/politica/commento-allo-statuto30-i-misteriosi-poteri-di-politica-economica-sovrana-della-regione-siciliana/

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    6. #Salvo: non mi pare che la questione siciliana non abbia rilevanza: è in prima pagina ovunque, e ovunque vengono riportate le 2 opinioni prevalenti, quella che (con Lo Bello) chiede di superare un'automia rivelatasi iatrogena e quella degli autonomisti che invece ne rivendica la piena attuazione legando proprio alla mancata completa attuazione i mali siciliani...

      Non sono siciliano, ma ho avuto modo di conoscere LoBello e considerato il valore della persona (molto al di sopra della media italiana sia per competenza che per correttezza) per cui mi convince di più la sua analisi....

      MArioC

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    7. Si hai ragione,io rispondevo a Der Pilger per la questione dei 600 mln,poi ho divagato.
      Comunque siamo andati clamorosamente ot.Spero non ci bannano :)

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    8. a me non sembra tanto OT: stiamo comunque parlando di un organismo europeo che ha grande influenza su una regione italiana.
      mi aspetto la stessa identica "ingerenza" dei futuri organismi europei sulle decisioni dei singoli stati.

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  4. ho come l'impressione che in germania ci sarà presto un disoccupato in più

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  5. Germany's Leading Role in Weakening the Euro

    "Schröder, though, found a solution. If it wasn't possible to adjust the government's finances to the Stability Pact, then the Stability Pact would simply have to be adjusted to the state of German finances."

    http://www.spiegel.de/international/germany/chancellor-gerhard-schroeder-key-in-weakening-the-euro-stability-pact-a-844458.html


    Articolo interessante e rivelatore, comunque i problemi dell'Italia possono solo essere risolti dagli italiani, se c'e' la volonta'.

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  6. Qualcuno mi può spiegare che relazioen c'é tra il titolo del post che ripropongo qui sotto:


    Cari latini, scusateci se l'Europa vi ha imposto la destrutturazione del mercato del lavoro, lo smantellamento dello stato sociale, il pareggio di bilancio, i decennali al 6%, etc etc. ma (a volte) anche i germanici si possono sbagliare. Contrordine: il rigorismo è un'illusione e aggrava solo i problemi.


    ed in contenuto dell'intervista ad herr Peter Bofinger ?

    In quale punto il Bofinger dice ciò che viene affermato nel titolo?


    O debbo pensare che si voglia solo seminare zizzania?

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    1. Caro Luigi, che la riforma del lavoro ce l'abbia imposta la BCE con la famosa lettere segreta, non è un segreto.

      Che per avviarci verso il virtuoso pareggio di bilancio, si sia picchiato duramente sulle pensioni, non è un segreto. E ovviamente siamo solo all'inizio.

      Che i decennali al 6% siano il frutto di una politica monetaria priva di senso, lo sanno tutti, e non è certo un segreto.

      E infine, che il pareggio di bilancio in piena recessione sia una fissazione tedesca, mi pare evidente.

      Bofinger dice anche questo:

      ...la Gran Bretagna è indebitata in Sterline e ha una banca centrale che è disposta ad acquistare titoli di stato in maniera illimitata. L'Italia a causa della sua appartenenza all'unione monetaria non lo puo fare...


      ... anche con le drastiche misure di risparmio e con le riforme strutturali del governo Monti non potrà essere cambiata. Il problema è sintomatico della crisi Euro. Il governo tedesco fino ad ora ha sostenuto che i governi dei paesi in crisi devono risparmiare in maniera ferrea: i mercati avrebbero riconosciuto lo sforzo e fatto scendere il tasso di interesse. E' una illusione...

      Se tu pensi che un'unione monetaria dove ci sono stati che si svenano per pagare gli interessi sul debito e altri che pagano interessi negativi abbia senso, siamo desiderosi di approfondire il tuo punto di vista. Di tempo ne abbiamo.

      E' vero, a volte mi piace enfatizzare certi concetti, ma abbi pazienza, il politically correct è davvero insostenibile...

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    2. Quindi é stata ed é la Germania ad imporci di mantenere un numero di parlamentari superiore a mille, é sempre la Germania ad imporci di mantenere le provincie, è ancora la Germania a non lasciarci riformare una legislazione farraginosa, incomprensibile e per di più inapplicabile che rende la vita di cittadinoi ed aziende un inferno ed é un frano all'economia, ecc. ecc.

      Come al solito é sempre colpa di qualcun altro dei propri guai.

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    3. ah ah ah mi era sfuggito il titolo.
      e' decisamente un'iperbole, raramente un tedesco chiede scusa perche' si sa i tedeschi non sbagliano MAI. Soprattutto quando hanno torto.

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    4. Luigi, tu vuoi farmi dire cose che io non ho MAI detto né sostenuto. Guarda, su certi argomenti con me sfondi una porta aperta: me ne sono andato anche perchè certe usanze italiche (raccomandazioni, corruzione, evasione etc.)le considero insopportabili e intollerabili.

      Ma sostenere che questo sia la causa della crisi attuale, francamente, mi sembra davvero difficile.

      Perché vedi, queste tendenze gli italiani le hanno sempre avute, eppure fino alla fine degli anni '90 il nostro paese non era costretto ad elemosinare la solidarietà dei capo cordata. Siamo entrati nell'unione monetaria pensando di poter portare a casa grandi vantaggi invece le cose sono andate un po' diversamente.

      Sarebbe opportuno iniziare una riflessione su come uscire, tutti insieme ed in maniera pacifica, da questo disastro di dimensioni continentale.

      Ma non dirmi, ti prego, che riducendo i parlamentari e le province torneremo alla crescita...

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  7. A distanza di un anno e mezzo non è cambiato nulla, i politicozzoli venduti continuano a giocare con il petardo acceso sperando scoppi inmano al prossimo. Lo sfascio industriale, sociale e politico del paese continua imperterrito su 2 binari che portano dritti al medioevo. Ci portiamo dietro i mali di 160 anni di mancata unione nazionale. C'e un sud agganciato all'africa da sempre, un nord che era integrato nella parte sud del nord europa, che ormai agonizza nelle sabbie mobili della disperazione, giovani che fuggono, imprenditori ed operai che si tolgono la vita, ed una minoranza parassitaria che si arrichisce sempre di piu Una parte sempre crescente della popolazione produttiva che sciviola nella poverta prima e nella miseria poi, altra parte di parassiti che si permette la pizza o il pranzo nel ristorante anche il martedi sera. Le chiacchere servono ormai a poco, se non a scaldare l'aria, possiamo pure continuare ad incolpare, la germania, l'unione europea ecc. ma se non risolviamo la miriade di tumori in metastasi che ci soffoca (corruzione, spreco forsennato di risorse pubbliche, mafia-bancaria-finanza, politica corrotta e collusa, evasione fiscale, l'elefantiaco apparato di dipendenti pubblici, la giustizia, le caste professionali, im-prenditori di banane (non appartengono alla categoria degli imprenditori veri), l'influenza della chiesa ecc. passando per una revisione profonda del concetto di essere cittadini di uno stato democratico) non andiamo da nessuna parte, se non nei cassonetti dell'immondizia in maggioranza, mentre la minoranza contunuera con la pizza del martedi sera. Servono solo cittadini senza fronzoli per la testa che lavorino tutti realmente per produrre solo quello che serve per vivere tutti decentementre tassativamente nel posto in cui nasce, tutto il resto e immondizia inutile. Fine dei villono, villette, macchinoni, macchinette, elicotteroni, aereoplanoni, navoni per le crocerette, servi, servetti, feste, festini, 3 cellulari di cui uno infilato nel deretano, un tv per camera, hai-pod, hai-pad, stracci firmati dal tanghero di turno, puttanoni siliconati, froci impomattati e tutto il demenzaio consumistico ecc. Stoj kto koba.

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