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domenica 6 ottobre 2013

Anche i francesi nel loro piccolo si incazzano

Ogni tanto anche i francesi si arrabbiano, e dopo aver accumulato qualche centinaio di miliardi di disavanzo commerciale, il ministro dell'industria Montebourg ha il coraggio di dirlo: l'Euro è una guerra commerciale combattuta a colpi di moderazione salariale. Da Unternehmen-heute.de
Il Ministro dell'Industria francese Arnaud Montebourg ha criticato duramente la mancanza di un salario minimo in Germania. Il fatto che non sia previsto dalla legge ci danneggia, ha dichiarato  Montebourg in un'intervista all'agenzia di stampa AFP. Il primo ministro Jean-Marc Ayrault nel frattempo ha chiesto che l'occupazione giovanile e le politiche energetiche comuni diventino le priorità dell'asse franco-tedesco.

Nell'intervista comune rilasciata alla AFP, al canale LCP, a France Info e al quoditiano "Le Monde", Montebourg ha dichiarato che l'assenza di un salario minimo in Germania "danneggia i diritti dei lavoratori europei e in particolar modo di quelli francesi", poiché devono confrontarsi con una "concorrenza sleale". E' inaccettabile assistere ad "una guerra dei prezzi combattuta sulle spalle dei lavoratori", ha detto Montebourg.

Se la Germania non dovesse piu' trovare dei clienti per i suoi prodotti, poiché questi "sono in rovina oppure non hanno i mezzi per acquistare i prodotti tedeschi", sarebbe un problema anche per la Germania, mette in guardia il ministro, considerato un membro dell'ala sinistra del partito socialista. La ripresa dell'economia europea è legata al fatto che i surplus nel bilancio pubblico tedesco siano utilizzati "per il bene dell'Europa". E' indispensabile una "strategia cooperativa con benefici per tutte le parti".

Parigi da tempo accusa Berlino di danneggiare la competitività degli altri paesi europei ricorrendo a salari troppo bassi. Montebourg già alla fine del 2011, come uomo politico di opposizione, aveva accusato la cancelliera Angela Merkel di voler uccidere l'Euro e di voler costruire la ricchezza tedesca "sulle macerie degli altri paesi europei".

Il capo di governo Ayrault, invece, mercoledi sera ad un ricevimento presso l'ambasciata tedesca a Parigi non si è sbilanciato piu' di tanto: "la lotta contro la disoccupazione in Europa è una priorità", ha detto. Su questo tema il lavoro comune franco-tedesco ha già fatto progressi, ma non basta ancora. "Non possiamo accettare, che nei paesi in crisi ci possa essere una generazione perduta", ha dichiarato il primo ministro.